Assisi come contesto di fede e spiritualità, città nella quale vivere dentro un’atmosfera di gioia e cammino insieme, come quello percorso da una cinquantina di ragazzi dalla prima alla quarta superiore, dal 19 al 24 luglio, in occasione del campo estivo organizzato dalla Parrocchia del centro. Accompagnati da don Massimo i giovani hanno affrontato una settimana intensa ripercorrendo la vita di San Francesco e Santa Chiara, toccando e visitando le città e i luoghi del loro cammino e ascoltando le loro storie. Una scelta non casuale quella di Assisi, “la contemporaneità di questa città – spiega don Massimo – ha un triplice aspetto: è città della pace, tema di estrema attualità; la forza della testimonianza di San Francesco è di grande motivazione per i giovani che si trovano a vivere in questi anni un grande cambiamento epocale; lui, giovane amante della bella vita e delle feste, ha saputo ritrovare il Cristo dei poveri e si è messo all’opera per un importante rinnovamento della Chiesa del tempo. E infine la centralità del rispetto del Creato di cui San Francesco si è fatto ispiratore attraverso il cantico delle Creature, in questi anni di cambiamenti climatici e di sensibilità per i temi dell’ambiente”. I ragazzi stanno ancora elaborando il percorso fatto insieme ad Assisi: hanno avuto modo di conoscere meglio la personalità e il cammino fatto dai due santi. Durante le giornate di campo hanno visitato la Rocca Maggiore, Santa Maria degli Angeli, San Damiano, la cattedrale di San Rufino e ancora la Porziuncola, la basilica di San Francesco, Rivotorto e Assisi, l’Eremo delle carceri e la basilica di Santa Chiara e al rientro tappa a La Verna per la messa insieme ai pellegrini per la conclusione del campo scuola. Un programma fitto per conoscere da vicino le tappe e i luoghi che raccontano San Francesco e Santa Chiara; a ogni giornata è stato associato un tema su cui i ragazzi avranno modo di fermarsi a riflettere anche nei prossimi incontri in oratorio; incontri importanti le testimonianze di un frate a San Damiano e una suora della Casa Frate Jacopa che ha condiviso con i ragazzi la sua storia. Esperienza trasversale durante il campo quella del sacramento della Confessione: i ragazzi hanno potuto confrontarsi con don Massimo durante ogni momento libero, in cammino, alla sera, nei momenti di pausa dalle attività rendendo quello delle confessioni un momento che ha accompagnato tutto il campo. “E’ stato bello condividere con i ragazzi questa esperienza – ha sottolineato don Massimo – Bella l’adesione contagiosa e l’entusiasmo che hanno messo durante i giorni di partecipazione. Un’esperienza che li ha coinvolti al massimo e che speriamo possa lasciare in loro un seme. Siamo fiduciosi, speriamo che l’ampia adesione alle esperienze vissute questa estate permetta di iniziare un anno bello di crescita insieme”.