Una patronale all’insegna dell’unione e della condivisione: una settimana di festeggiamenti per la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo che la comunità ha scelto di vivere condividendo importanti momenti insieme. Il via alle celebrazioni domenica 26 giugno con la S. Messa delle 11.oo e a seguire il pranzo comunitario a cui hanno partecipato circa una novantina di persone e durante il quale gli animatori dell’oratorio hanno vestito i panni di camerieri; in questa giornata i ragazzi si sono messi in gioco e hanno raccolto i fondi necessari a coprire le spese della sistemazione del salone dell’oratorio. “L’idea – il commento di don Massimo Maggiora – è quella di replicare iniziative come questa anche in altre occasioni durante l’anno. L’oratorio in questi mesi ha visto a pranzo e a cena bambini, ragazzi e giovani ed è bello che anche gli adulti abitino gli spazi dell’oratorio perché si possano vivere momenti di vita comunitaria e fraterna. Grazie ai volontari della cucina che in questi mesi hanno permesso iniziative come questa”.
Gli appuntamenti della patronale sono proseguiti martedì 28 giugno con i vespri solenni e la benedizione eucaristica presieduti da don Adriano Micotti di Romentino.
Mercoledì 29 giugno il vivo delle celebrazioni hanno preso il via alle 11.00 con la S. Messa presieduta da don Fausto Cossalter, vicario generale della Diocesi, e concelebrata dai sacerdoti della città (don Massimo Maggiora, don Riccardo Crola, don Claudio Vezzani e don Franco Galli). Don Massimo nei saluti ha voluto sottolineare la presenza di bambini e ragazzi alla celebrazione, “arriviamo da un anno intenso e fecondo – ha detto – ricco di esperienze che ci hanno visto crescere per numero e come persone. Ci presentiamo con un atteggiamento di gratitudine verso il Signore”. A fare da cornice alla Messa anche la neonata corale interparrocchiale, “auguro loro di sentirsi a casa qui, come in ogni altra chiesa della città – ha concluso don Massimo – Loro sono il simbolo concreto del desiderio di un cammino unitario per le parrocchie che gravitano sul comune di Oleggio, un’esperienza paradigmatica che ci aiuta a vedere il futuro come futuro generativo insieme”. Anche don Fauso Cossalter ha voluto portare come punto di riferimento la diversità degli Apostoli, accomunati però dalla passione per il Signore: un’ispirazione per la vita delle comunità parrocchiali oleggesi che, pur nella loro diversità e molteplicità, hanno comunque la possibilità di riconoscersi anch’esse accomunati dalla stessa passione e dalla fede.